Lampada da Caffè
(Convertitore Metafisico Luminoso)

L’immaginazione è la reazione che cerco di stimolare in chi osserva i miei lavori.

“Lampada da Caffè” è un complemento artistico d’arredo in cui l’estetica del design colloca in primo piano il cambio di stato di un oggetto (una tazzina da caffè).
Questo fermo immagine spazio-temporale congela il passaggio tra la fine di qualcosa e la possibilità di un suo nuovo inizio. L’intervallo che intercorre tra l’una e l’altro, tradizionalmente occupato dal nulla, qui è sostituito da un vuoto denso ed evocativo.
È una stasi contemplativa in cui l’immaginario dell’osservatore viene provocato sul divenire dell’oggetto che, al termine del suo ciclo di vita, si trasforma in valore anziché in uno scarto da gettare.
La ricerca di questo valore è, al tempo stesso, esercizio di immaginazione ed esperienza di bellezza. Entrambi fattori culturali determinanti per attivare qualsiasi percorso rigenerativo.

La “trasformazione” della tazzina da caffè porta quindi con sé, un simbolismo dal significato più profondo: la ricerca della rigenerazione nel cambiamento di stato, riguarda strettamente l’esperienza umana.
Io credo che le esperienze che nell’immediato ci possono sembrare poco piacevoli, portino con sé l’opportunità per diventare migliori.
Sta a ciascuno saper leggere questo flebile segnale come un suggerimento per evolversi.
Con l’immaginario adeguato è possibile reinventare pressoché tutto.

Plexiglass, acciaio, plafoniera a LED, tazzina da caffè rotta.
Una parte, la struttura, replicabile all’infinito uguale a sé stessa. L’altra, la tazzina, unica per le tracce del tempo che l’hanno portata alla fine del suo ciclo vitale. Una “vecchiaia” che non viene nascosta o cancellata ma protetta, esibita in una sorta di meta-riciclo valoriale.
Miscelare design e arte è rischioso, per alcuni inutile. Ma è ciò che sento, ciò che mi viene spontaneo. Quindi, lo faccio.


La trasformazione come delicato
equilibrio con il cuore nell'Arte e la mente nel Design.

Il Cuore
Cerco e individuo un pezzo di metallo ingombrante e arrugginito che il tempo ha modellato consumato stravolto fino a renderlo vecchio, inservibile e quindi escluso dal ciclo vitale per il quale era nato.
Cerco tra le sue rughe suggestioni che mi suggeriscano quale sarà la sua rinascita in forma di scultura contemporanea.
Inizia ma metamorfosi, una sorta di meta-reciclo valoriale.
Il pezzo viene quindi lavorato per rivelare le nuove forme che già si nascondevano in esso.
La sua vecchiaia non viene nascosta o cancellata, anzi, viene protetta ed esposta con orgoglio.
Qualche lavorazione e adattamento attribuirà ad essa una vera funzionalità domestica, quotidiana.
La scultura è nata. Ora può essere “vestita”.

La Mente
L’integrazione del design, attraverso materiali e tecnologie viene proposta e progettata ad hoc, pezzo per pezzo. Questa fase permette personalizzazioni esclusive di ogni scultura.
Ogni pezzo diventa per sua natura unico e non replicabile in serie.


"Lampada per Riflettere"


Il Pieno nel Vuoto
Riusare, trasformare e interpretare un materiale o un oggetto di scarto è un modo per cogliere di quest’ultimo quello che non c’è più e quello che ancora può diventare. Questa ricerca, sospesa tra passato e futuro, è insieme un esercizio e una necessita personale. È uno stimolo che mi richiede immaginazione e concretezza. Se da un lato, infatti, la trasformazione artistica di un oggetto sta nella possibilità dei significati ancora inesplorati che esso può assumere, dall’altro questa operazione passa per la sua fisicità di cui e impossibile non tenere conto. Per questo gli oggetti che trasformo sono fatti di vuoti e di pieni. Dove in passato c’era un pieno, una solida e ben precisa funzionalità, ora c’è uno spazio tutto da definire attraverso il linguaggio della creazione artistica. Dove ora c’è un vuoto, lì c’è anche l’esplorazione di una bellezza che, come accade nella vita, può sembrare inutile ma è essenziale alla vita stessa.

"Gemini"
Privata delle parti “utili”, alla lastra di metallo rimane lo scheletro in attesa di essere nuovamente fuso. In realtà questo scarto industriale contiene già in sé la sua rinascita proprio grazie al procedimento di lavorazione che, rimuovendo ciò che c’era di troppo, rivela inconsciamente il design puro delle sue linee.
Così inizia la Trasformazione.
La lastra piana viene prima sagomata e adattata per ricevere i piani di appoggio. La scultura è pronta. La luce impatta la materia e filtra nei vuoti, nelle trasparenze, restituendo ombre che svelano l’anima dell’opera.
Nuovi materiali la vestono.
Un abito nero, morbido al tatto, LED per evidenziarne le forme.


"Il non-lancette"
Tempo. Fatto di pieni, di vuoti e di trasparenze che continuano a mutare facendo trasparire un collage di cose abbandonate, di ricordi intaccati dalla ruggine. Le lancette si annullano e diventano il "vuoto", ad indicare l'attimo da riempire con il presente.
Così il presente vissuto si dilata e diventa il “pieno” assumendo la forma di dischi orari in un ciclo perpetuo.


"Se questo è il Tempo"
Il tema del tempo e del suo valore è ancora al centro della mia attenzione.
La mente può privarti della libertà. Oppure può liberarti.
Noi “siamo” il tempo che viviamo. Non viverlo in pieno è perdere se stessi.
Un po’ come aspettare immobili fissando da una finestra la vita che passa e diventare la prigione di noi stessi.


Memoria. Recupero. Trasformazione.
Sono le tre parole con le quali mi sono reinventato.
Memoria. Per ricordare come percepivo il mondo prima di perdermi in obiettivi che ora sento stridenti.
Recupero. Delle cose perse e di quella parte della mia anima che ora può tornare ad esprimersi senza
il timore di essere fuori dalle regole.
Trasformazione. Del mio modo di vedere la vita ritrovando il tempo e il senso per “le cose belle”.
Trasformazione che passa anche attraverso oggetti umili e dimenticati: materiali di scarto, rottami arrugginiti dal tempo che ritrovano nuova vita e una inaspettata funzionalità grazie all’integrazione di materiali e tecnologie della nostra epoca e di quelle a venire.
Ma tutto ciò è solo una metafora della vita, di quello che ho imparato e che ora condivido con i miei lavori.

Paolo Bellon

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Paolo Bellon
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Facebook: Paolo Bellon - Trasformazioni Artistiche


 

I partner di progetto:

Ruben Bertoldo - Artista del Ferro

Brovetto Antonio & Figlio - Lavorazione Lamiere

OM - Officina Meccanica